Pensavo seriamente di aver sperimentato praticamente qualsiasi tipo di sensazione emotiva, a causa della mia turbolenta esistenza. Suppongo di aver provato maggiormente sulla mia pelle il contatto della negatività, d'altronde vivo costantemente in un mare di depressione ansiogena ricolma di astio e rabbia, ma ho avuto comunque numerosi momenti di estasi e gioia.
Il bagaglio quindi appariva bello pieno, un raccoglitore con una completa collezione di emozioni sfaccettate nelle più svariate maniere, tutte elencate ed etichettate con la più minuta analisi come solo un caso patologico di eccessiva autoanalisi può fare.
Eppure ecco che questa novità appare, in una magnificenza senza pari, in una grandiosità che ironicamente appare inversamente proporzionale al soggetto della questione.
Mai era accaduto alla mia persona di fermarmi a osservare una donna, per pur bella che fosse, e riceverne tale sorpresa. Non che io abbia intenzione di parlare in questa sede delle mie sensazioni VERSO codesta entità, quanto della disarmante meraviglia che ricevo nel godere della sua bellezza.
E' quella bellezza alterata dalla propensione, ovviamente, ma diversa dal normale. E' come se rimanessi paralizzato di fronte a questa figura, il fiato corto, gli occhi sgranati e la tachicardia a mille.
Pare una bellezza eterea, surreale, dalle morbide labbra risaltanti di un tenue rosa, promesse di delicati baci che lentamente mutano in passione liquida.
Una figura minuta, che pare anonima in distanza, per poi palesarsi a sorpresa nella vicinanza, una sensualità che a tutti i costi ella tenta di nascondere ma che si esprime come uno schiaffo per coloro che sanno guardare.
Ma più di tutto sono le sue espressione a distruggermi la mente, che vaga persa in alieni paesaggi, quella palese volontà di nascondere quel che pensa contrastata da una mimica facciale e corporea molto forte, che nella mia empatia non ho problemi a cogliere, come una sorta di sensuale velo che nasconde le sue più profonde nudità. E quale sorpresa quando questa sottile barriera ogni tanto cade, da render cedevoli le mie salde ginocchia psichiche.
Sono spezzato, positivamente.
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