venerdì 12 luglio 2013

Il demone

Egli dorme quieto, il demone sigillato nei recessi del mio spirito, apparentemente sopito ma in realtà sempre in attesa di una scappatoia che presto o tardi troverà.
Frutto di un artifizio per catalogare metaforicamente un orrendo carattere che sono riuscito a mediare con possente autoanalisi e crisi mistiche concatenate, egli aspetta impaziente la summa del disagio, quando la gastrite esplode immane, la tachicardia impazza privandomi del pieno controllo del diaframma e qualsiasi tipo di controllo e barriera si infrangono inesorabilmente lasciando solo una bestia incontrollabile e maligna, dal cuore di pietra, propensa solo all'autocompiacimento, priva di qualsiasi senso della misura e pronta a distruggere tutto ciò che si frappone tra lei e i suoi scopi.
Ecco cosa c'è dentro, tolti tutti i veli. Ecco cosa dovrebbero temere i miei cari, almeno quanto lo temo io.
Poiché è l'unica cosa che temo davvero.

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