martedì 26 novembre 2013

From Brain to Heart

Guardati addosso.
Cosa sei ora? Cosa pensi di essere? Sei un rifiuto, un cane, una merda!
Cosa pensavi di trovare in lei? La felicità non esiste, non per quelli come te, neanche lo sprazzo più lontano.
Hai dato il meglio, ma il meglio non basta, anche tutta la pazienza, anche tutta la comprensione, neanche quelle sono bastate. Hai cambiato te stesso per incastrarti in qualcun altro.
Cos'hai ottenuto? Niente, come sempre!
Davvero quei momenti di gioia valgono tutto questo? No, mai!
Stupido, cambiare qualcosa non serve a un cazzo, finirai solo per odiare te stesso quando ti scontrerai con l'ennesimo fallimento.
E' il fallimento una delle cose che sai fare meglio, svettare scintillante sulle vette del mondo solo per poi cadere dalle loro altezze vertiginose.
Cazzo fai ora? La pensi? La cerchi? Le vorresti scrivere? Fai schifo! Che ne è stato di quel manifesto di potenza e maschilismo che eri? Solo palle, palle per allocchi.
E tu sei a casa a corrodere te stesso mentre lei scopa con chi cazzo ha voglia.
Pensavi davvero che bastasse la chimica? Pensavi davvero che dicesse la verità? Solo menzogne, una dietro l'altra, così fitte da scansare anche la minima possibilità di una fiducia, così stupide che solo un coglione come te poteva crederci!
Sei sempre stato solo un oggetto per loro, un manichino utile solo per sfogare le perversioni dei loro lombi, un utensile da utilizzare a piacimento e poi gettare quando diventa inutile.
Ti è sufficiente tutto ciò per darti una fottuta svegliata? Vogliamo di nuovo scatenare il caos o lasciamo che il mondo ci prenda a calci in culo?
Oh non vuoi problemi, certo, ma tanto i problemi arrivano lo stesso, quindi fai quel che devi fare e poi vattene affanculo, brilla rovente su tutti e poi spegniti in un'esplosione di gloria, perché il solo pensiero di vivere con te per altri 40 anni mi schifa parecchio.

mercoledì 6 novembre 2013

Meraviglia

Certe volte delle nuove sensazioni colgono di sorpresa, inaspettate colpiscono alle spalle senza possibilità di replica razionale.
Pensavo seriamente di aver sperimentato praticamente qualsiasi tipo di sensazione emotiva, a causa della mia turbolenta esistenza. Suppongo di aver provato maggiormente sulla mia pelle il contatto della negatività, d'altronde vivo costantemente in un mare di depressione ansiogena ricolma di astio e rabbia, ma ho avuto comunque numerosi momenti di estasi e gioia. 
Il bagaglio quindi appariva bello pieno, un raccoglitore con una completa collezione di emozioni sfaccettate nelle più svariate maniere, tutte elencate ed etichettate con la più minuta analisi come solo un caso patologico di eccessiva autoanalisi può fare.
Eppure ecco che questa novità appare, in una magnificenza senza pari, in una grandiosità che ironicamente appare inversamente proporzionale al soggetto della questione.
Mai era accaduto alla mia persona di fermarmi a osservare una donna, per pur bella che fosse, e riceverne tale sorpresa. Non che io abbia intenzione di parlare in questa sede delle mie sensazioni VERSO codesta entità, quanto della disarmante meraviglia che ricevo nel godere della sua bellezza.
E' quella bellezza alterata dalla propensione, ovviamente, ma diversa dal normale. E' come se rimanessi paralizzato di fronte a questa figura, il fiato corto, gli occhi sgranati e la tachicardia a mille.
Pare una bellezza eterea, surreale, dalle morbide labbra risaltanti di un tenue rosa, promesse di delicati baci che lentamente mutano in passione liquida.
Una figura minuta, che pare anonima in distanza, per poi palesarsi a sorpresa nella vicinanza, una sensualità che a tutti i costi ella tenta di nascondere ma che si esprime come uno schiaffo per coloro che sanno guardare.
Ma più di tutto sono le sue espressione a distruggermi la mente, che vaga persa in alieni paesaggi, quella palese volontà di nascondere quel che pensa contrastata da una mimica facciale e corporea molto forte, che nella mia empatia non ho problemi a cogliere, come una sorta di sensuale velo che nasconde le sue più profonde nudità. E quale sorpresa quando questa sottile barriera ogni tanto cade, da render cedevoli le mie salde ginocchia psichiche.

Sono spezzato, positivamente.