Chi non ha mai giocato con i lego? Quei simpatici quadrotti a incastro combinato? Fantastici vero? Da quelli semplici da bambini, a quelli complessi che creano meccanismi interessanti.
Una volta che i processi elementari di costruzione sono appresi, ecco che si passa a quelli più complessi, da un muro a una casa, poi i buchi delle finestre, poi un piano in più, poi il tetto, fino a giungere a un castello gigantesco dalle molteplici stanze e una torre altissima centrale.
Così funziona la politica, l'Italia in primis.
Un substrato di bassa cultura instaurato e lavorato con 150 anni di disparità tra Nord e Sud, tra ricchi e poveri, tra dotti e ignoranti; insomma le ideali mattonelle basse e larghe su cui basare la costruzione.
Aggiungiamo il lavoro sottopagato e sfruttato, ovvero dei solidi mattoni grigi per creare i muri portanti
Montiamo la struttura generale del castello, un insieme di mattoni poco significativi di persone dalla mente arretrata e dalla morale cristiana permanente.
Rifiniamo i dettagli con dei decori e delle greche, il clima di paura creato dai media.
Inseriamo la torre centrale, ovvero il governo, in posizione intoccabile e strategica.
Mancava solo una cosa, la bandierina della dittatura, e il fantomatico costruttore la sta già prendendo in mano per completare la torre del governo.
Cadranno i muri portanti? O solo quelli secondari? Si smuoverà la base oppure lasceremo che il triangolino rosso svetti su tutti noi?
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