mercoledì 6 luglio 2011
Légàmi
Due accenti, una parola. Semplice licenza poetica, fondamentalmente un bel gioco di linguistica.
Lei stuzzica quel che c'era già, ed ecco che semplicemente fluisce all'esterno come risorgiva, gelida e dal profondo.
Vi è oscuro rapporto tra i "legàmi" e l'imperativo "légami", un sottile velo che lascia trasparire più di una simiglianza da ceppo lessicale.
Vi sono legami a loro modo indissolubili, come corde in seta che non feriscono ma impediscono la fuga, a cui i singoli si sottopongono con una sorta di estremo masochismo, una chiara richiesta di costrizione, una necessità impellente di sapere che siamo parte o proprietà di qualcuno, e che questo qualcuno ci detiene per motivi a noi ignoti, al più sperando che sia per una sorta di tenerezza o pietà degna di un cucciolo.
Ed è fondamentalmente questo quel che siamo, quando ci apriamo ad altre persone, esseri indifesi che sorriderebbero ricevendo sia un premio sia una punizione, con un tal timore di perdere ancora da patire con ghigno amaro in volto, emorragie interne invisibili ma di cui siamo ben consci.
Dolce è l'amnio dell'abitudine, quando la solitudine da condizione diventa routine, tutto diventa un brusio quasi impercettibile, facilmente soffocabile finchè uno scossone non spezza il delicato equilibrio, e nuove corde appaiono ai nostri polsi, stavolta dure e taglienti.
E ancora una volta, legato, non posso sfuggirvi.
lunedì 4 luglio 2011
Onyria n°1
Mentre cremisi luce filtrava dalle ricche tende in raso, giacevo inerte sul nudo giaciglio di ferro battuto, lasciando che la mente vagasse senza meta.
Fu fase alfa, così la chiamano, e questo giunse alla mia vista.
Dio:-Eccoci qua infine.
Io: -Orcodio...cioè, nel senso, non credo ti offenderai ora dopo che te ne ho dette per tutta la vita.
-Comodo comodo, sono qui per altre questioni.
-E cosa vorresti da me dunque?
-Poniamo che dipendesse ora da te la mia esistenza, e poniamo che io ti abbia concesso il potere di terminarla.
-Sei un po' vago, necessito di informazioni su certe cose, alcune curiosità, altre meno: che accadrebbe all'universo? che tipo di dio sei? e perchè tutto ciò, questo male eterno?
-Beh l'universo si annullerebbe, con tutto ciò che contiene, sarebbe solo nulla. Io sono e basta, hai poco di preoccuparti di questo, come può comprendere una formica un viaggio spaziale? In realtà ho solo dato l'innesco a tutto, e poi vi siete dati da fare voi sul male.
-Quindi una sorta di orologiaio eh? certo potevi farci un eden piuttosto che un mondo che andasse avanti così.
-Anche per me ci sono delle regole, senza le quali una creazione non può funzionare.
-Ciò non vuol dire che qualcuno di superiore ti ha dato delle regole, indi non sei tu l'entità prima?
-Può essere, ma non lo posso conoscere, quindi le supposizioni su ciò che non so non hanno senso, non credi? Diciamo che per quanto so sono il primo, e quindi senza me niente è.
-Valutiamo assieme, nella supposizione che tu sia primo e unico, cosa che dubito un po' ma prendo per buona, se continui a esistere miliardi di persone continueranno a muoversi come formiche godendo pochi attimi di felicità circondati da un mare di dolore, senza te invece sarebbe nulla, quindi un equilibrio assoluto di bene e male.
-Ma che vantaggio ci sarebbe per te nell'equilibrio assoluto?
-Vuoi mettere un singolo istante di soddisfazione?
Fu fase alfa, così la chiamano, e questo giunse alla mia vista.
Dio:-Eccoci qua infine.
Io: -Orcodio...cioè, nel senso, non credo ti offenderai ora dopo che te ne ho dette per tutta la vita.
-Comodo comodo, sono qui per altre questioni.
-E cosa vorresti da me dunque?
-Poniamo che dipendesse ora da te la mia esistenza, e poniamo che io ti abbia concesso il potere di terminarla.
-Sei un po' vago, necessito di informazioni su certe cose, alcune curiosità, altre meno: che accadrebbe all'universo? che tipo di dio sei? e perchè tutto ciò, questo male eterno?
-Beh l'universo si annullerebbe, con tutto ciò che contiene, sarebbe solo nulla. Io sono e basta, hai poco di preoccuparti di questo, come può comprendere una formica un viaggio spaziale? In realtà ho solo dato l'innesco a tutto, e poi vi siete dati da fare voi sul male.
-Quindi una sorta di orologiaio eh? certo potevi farci un eden piuttosto che un mondo che andasse avanti così.
-Anche per me ci sono delle regole, senza le quali una creazione non può funzionare.
-Ciò non vuol dire che qualcuno di superiore ti ha dato delle regole, indi non sei tu l'entità prima?
-Può essere, ma non lo posso conoscere, quindi le supposizioni su ciò che non so non hanno senso, non credi? Diciamo che per quanto so sono il primo, e quindi senza me niente è.
-Valutiamo assieme, nella supposizione che tu sia primo e unico, cosa che dubito un po' ma prendo per buona, se continui a esistere miliardi di persone continueranno a muoversi come formiche godendo pochi attimi di felicità circondati da un mare di dolore, senza te invece sarebbe nulla, quindi un equilibrio assoluto di bene e male.
-Ma che vantaggio ci sarebbe per te nell'equilibrio assoluto?
-Vuoi mettere un singolo istante di soddisfazione?
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