lunedì 26 aprile 2010

06.45



Risveglio ore 06.45.
La natura ha temporaneamente interrotto la sua ira.
Warrel Dane e i Behemoth tagliano i miei timpani con una lama ricurva, eterea.
Il post-risveglio è ideale per racimolare idee, la confusione post-onirica strappa al subconscio pensieri che normalmente sarebbero nascosti, favorendole la rielaborazione nella progressione del giorno.
Pensieri non facili, pensieri di incomprensione, di irritabilità, di reflusso gastrico, domande a cui non viene data una risposta che fa paura.
Che cos'ha il dibattito che non funziona? Dove persiste l'errore dell'omertà? E perchè? Il prezzo del quieto vivere comincia a farsi sentire, ma su anche codesta questione la passività ha il sopravvento.
"Non è veramente coraggioso quell'uomo che teme o di sembrare o di parere, quando gli serve, un vigliacco" (Edgar Alla Poe)

venerdì 23 aprile 2010



Dice un antico adagio cinese: "Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico".
Dovrei forse avere pietà ora che vedo il cadavere? Perdonare? Dimenticare? Non in questa vita forse, di sicuro non darò importanza a nulla che non mi crei una piacevole sensazione di benessere.
Fermo, in contemplazione, sulla riva del fiume.

mercoledì 21 aprile 2010

Integrazione sociale e partiti



Penso ormai sia assodato che l'uomo è un animale sociale, e che per vivere necessiti di persone con cui confrontarsi.
E naturalmente, se un certo target di persone piace, o è utile, o serve a qualche scopo, si cerca di adattarsi allo status del gruppo.
Ciò implica parlare un linguaggio comune del gruppo (che anche involontariamente si assimila), una "divisa" del gruppo, ovvero una corrente di abbigliamento che ha i tratti generali comuni, un'opinione collettiva di gruppo generalmente dettata dall'attuale capobranco o dal consiglio oligarchico, una modalità d'azione del gruppo, degli obiettivi del gruppo ecc.
Alla fine dei conti, fare una vita sociale è come essere in politica, solamente coi ruoli taciti, e come ogni buon partito di varia natura si ha una politica sui dissidenti che non si adeguano allo status.
Vi sono partiti che lasciano libertà d'azione all'individuo finchè non agisce contro il partito stesso, e partiti che alla prima troiata chiedono le dimissioni.
Sta all'individuo naturalmente scegliere in quale partito andare e a quali condizioni sottostare per poterne far parte, e certo se c'è della gente che si iscrive a partiti politici in Italia figuriamoci nei gruppi sociali cosa non si fa.
Dal truzzo con la maglietta nuova di Louis Vitton, al metallaro con la borchia di un metro, al comunistello con la maglia del Che (esempi estremi classici), si può certo andare più nel sottile, ovvero dove si trovano gruppi all'apparenza normali che si definiscono NORMALI.
Chissà perchè molti quando parlano di normalità non fanno mente locale intuendo che è solo quel che ci hanno insegnato, e non un valore assoluto.
Tornando a prima, forse i gruppi autodefinitisi Normali sono i peggiori che si possano incontrare, poichè nella loro supponenza di normalità si fa una politica di antieccesso campanilistico che non è altro che una forma di etichetta a sua volta, cadendo nel paradosso.
è forse normale sorridersi tutti e tirarsi merda alle spalle per la scalata sociale?! è forse normale abbassare la testa e seguire l'onda trascinati dalla corrente collettiva?! è forse normale fumare e ubriacarsi a morte quando non si hanno veri problemi ma per il puro piacere di farsi compatire?!
Secondo me è molto normale

domenica 18 aprile 2010

slept so long



ed ecco che finalmente ho raggiunto le condizioni per la mia motorizzazione su due ruote. ormai sono 6 anni che metto soldi da parte e valuto il momento adatto, finchè finalmente è giunto a me.
mio malgrado, ho memoria selettiva per le cose importanti, e certe cose è impossibile dimenticarle.
30 luglio 2006. Dublino. eravamo ragazzini, 17 io e 16 lei, non sono passati così tanti anni, eppure sento sulle spalle così tanta differenza in me, e in lei, il barlume di qualcosa, per il valore che aveva allora, per il valore che ha comunque adesso, cancellato, ERADICATED.
erano solo parole, erano sciocche idee di adolescenza, ma quanto è strano trovarsi dopo pochi anni a esser giunti a ciò, e avere in mano un pugno di mosche...non che si potesse sperare altrimenti, certo, ma è così effimera la nostra esistenza, così mutevole, che il sentire comunque una, se pur passata, aspettativa sfociare nella parodia di se stessa è grottesco.
dissi una frase un tempo, e da allora vi credo molto, nei bei momenti e nei brutti, così tanti ormai: "credo di vivere in un film di Tim Burton"

venerdì 16 aprile 2010



la temperanza è la virtù dei saggi, la pazienza dei forti, ma giunge un momento in cui veramente si è al limite.
dovrei dunque lasciare che la bile mi devasti nuovamente l'apparato digerente o far uscire solo per un giorno la personalità "Overlord", giusto il tempo di una sambuca, una tempesta, una scopata e poi nanna?

giovedì 15 aprile 2010

campagna

http://www.youtube.com/watch?v=8zKOfupTrNk (non sono capace di mettere la musica come fa fallen)

a volte invidio un po' la gente di città, quant'è bella la pioggia in città, copre tutti gli odori e rimane solo quella sensazione umida nelle coane, quasi si possa assaggiare la città.
mi fa male la campagna, sa essere crudele, mi costringe a essere dello stesso umore della natura...a un metro dalla mia finestra gli uccellini al sole cantano annunciando lo sbocciare dei fiori dell'albicocco, si viene a creare un ossimoro speculare tra l'albicocco e me, il fuori e il dentro la finestra.
non esistono artefatti in campagna, quando piove gli alberi si coprono di riflessi d'arcobaleno, quando nevica il manto bianco è magnifico, quando c'è vento gli alberi si muovono sinuosamente.
mi chiedo se sono il solo ad aver desiderato un paesaggio sterile, mura di cemento grigio, palazzi clonati da architetti, pinguini nella frenetica routine...
fredda è la mano, le ossa e il cuore. freddo il corpo del viaggiatore. non vede quel che il futuro gli porta quando il sole è calato e la luna è morta.

Capsula atterrata

Muoviamo anche noi dai freddi social network verso qualcosa di più intimo, personale, fine a se stesso, o forse non è questo il fine, ma chi siamo noi per giudicarci?!
Non ho necessità di far sapere più di me, se qualcuno non lo chiede, chi vuole un pochetto di passaggi della mia storia (a parte l'ultimo annetto) potrebbe trovarli a:
http://it.netlog.com/OverlordTheNecrokeiser
http://www.myspace.com/signoreoscuro
see ya