venerdì 26 agosto 2011
In una gelida palude
Ormai è chiaro come funziona, come funziono. Le fredde acque salgono, o forse sono io a scendere dentro loro, lentamente, come una fine e interminabile tortura. Le sento mordere, scavare nella carne, insediarsi nelle ossa, farci casa accogliente di dolore. Ogni tanto un fugace sorriso pare una zolla di terra ove i piedi poggiano per poco, giusto il tempo di illudersi che l'oblio non ha avuto la nostra essenza. Si frange un'altra zolla, e la discesa riprende, costante, invariata, e inesorabile. Tendere un braccio ormai costa troppa fatica, e nell'attesa che una zolla solida e non troppo tardiva fermi tutto ciò, non resta che abbassare lo sguardo per vedere il proprio corpo calare in acque scure.
domenica 21 agosto 2011
Costi
Costa sapere che non passerà.
Costa percepire la mano della Signora che ti cinge.
Costa avere questa morsa attraverso lo sterno.
Costa sapere che non è solo uno stato fisico.
Costa notare sguardi di pena.
Costa soppesare gli sguardi di dubbio.
Costa perdersi intere giornate con gli amici.
Costa perdersi in certi sguardi.
Costa distogliere lo sguardo.
Costa il pegno pagato per la pace.
Costa l'infelicità negli altri.
Costa due monete il traghetto.
mercoledì 10 agosto 2011
Refresh happends
Casseruola è da un botto che non scrivo più qui! Bah, buttiamoci un pensiero, un sassolito nello stagno salmastro.
C'è un numero limitato di cariche nell'animo di una persona, come pallottole in una pistola. Indipendentemente dal numero di colpi che possediamo, v'è un diverso tempo di ricarica.
...mi sento un avancarica...
C'è un numero limitato di cariche nell'animo di una persona, come pallottole in una pistola. Indipendentemente dal numero di colpi che possediamo, v'è un diverso tempo di ricarica.
...mi sento un avancarica...
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